La normativa per le nuove costruzioni prevede precise disposizioni per limitare l’inquinamento acustico all’interno delle abitazioni, imponendo apposite tecnologie (giunti elastici tra solai e tramezzature, schermatura acustica delle tubazioni, etc.). Il rumore in una casa si propaga a causa delle vibrazioni trasmesse dalla struttura (pilastri, travi, solai, tramezzature).
Qualsiasi rumore ha una sua ben definita vibrazione (tecnicamente frequenza), ed è proprio questa frequenza che impattando su una struttura senza appositi giunti e pareti smorzanti, si propaga da un appartamento all’altro. Lo sperimentiamo quotidianamente nelle case costruite dagli anni ’50 in poi, captando le voci o la musica troppo alta dei nostri vicini, o il rumore delle tubature di scarico, oppure il rumore del traffico. Intervenire su una casa esistente non è facile, poiché è impossibile isolarne i vari elementi, ad esempio le tramezzature, senza demolirli e ricostruirli. Una soluzione per diminuire il rumore percepito è foderare le pareti con materiali come il sughero naturale, che è anche perfettamente biocompatibile ed ecosostenibile.
Se poi volete costruirvi una stanza a prova di rumore, foderate con il sughero (spessore minimo 40 millimetri) anche soffitto, pavimento e porta, e montate tende pesanti davanti alle finestre: non sarà la perfezione, ma otterrete prestazioni molto vicine a quelle di una sala di registrazione musicale.
Arch. Claudio Pauselli